Che bello alla fine di una giornata di festa come è stato oggi avere anche il pensiero: stasera vado a vedere un concerto, la giornata è ancora più soddisfacente quando il tempo è stato clemente e risulta essere magnifica quando a fine della stessa il gruppo da andare a vedere sono gli svedesi Dark Tranquillity. Entro a circa metà del concerto dei Equilibrium. Il gruppo in questione è fautore di un folk death metal ed ha i suoi seguaci che fedelmente comprano le uscite e sono ben quotati nel panorama underground; io rimango ad assistere da dietro, in zona magliette una zona un po’ più alta rispetto alla platea, per avere una visione più globale del loro spettacolo, che mi interessa solo per “dovere di cronaca”. Devo dire che il tiro e la botta non sono quelli del disco, di più, infatti ritengo i Equilibrium una band live, dove senza fronzoli tipici (dello studio di registrazione) arrivano dritto al sodo, e dove il suono non viene “plasticato in studio” rendendoli un pelo più originali, suonano bene, fanno il loro compito, ma incontro vari amici/conoscenti/clienti che a fine del loro spettacolo mi dicono che i Black Therapy di Roma hanno fatto un bel concerto, piaciuto molto di più di quello della band tedesca. Qui non essendo stato presente, inoltro questo complimento alla band nostrana da parte di varie persone del pubblico, pari pari a come mi è giunto all’orecchio.
Ma dopo una birrettina bevuta durante la pausa del cambio palco eccoci al piatto forte della serata. Sono le ore 22.05 e il gruppo che in qualche modo è anch’esso tra i responsabili di un certo tipo di sound comincia a mietere vittime. La gente non è moltissima, complice anche la giornata di festa, il locale è pieno ma le persone sono diradate. Dopo l’intro di Warpigs in filodiffusione ogni menbro della band viene salutato come un vecchio amico, ma il boato arriva con l’ingresso di Mikael, il cantante. Sul palco delle luci che fanno il loro lavoro creando atmosfera abbastanza minimali, il grande lavoro è fatto da un telone bianco sul quale vengono proiettate immagini che vanno da porzioni di testo, video parziale del brano, logo del gruppo, significato visivo della canzone.
Questa cosa rende lo spettacolo ancora più moderno ed affascinante; ti trovi in mezzo ad un bosco a guardare gli alberi dal basso verso l’alto, sotto la pioggia che cade, a scandire perfettamente il ritornello con le parole scritte, … ottima scelta visiva e di comprensione dello spettacolo. Ad ogni fine canzone il cantante è visibilmente commosso dal calore del pubblico, tanto che si intratterrà anche dopo il concerto coi fans finendo una bottiglia di birra alla salute del suo pubblico prima di salutare definitivamente l’audience. Cerco di tenere il conto delle canzoni, ma quando arrivo a 15 / 16 mi perdo, ed ancora i DT vanno avanti a suonare, regalandoci due ore di concerto (mancavano una manciata di minuti alle 00.00 quando le luci si sono accese per indicare la fine dello show).
Sia che la canzone venga presentata vocalmente o meno il pubblico interagisce con la band immediatamente al primo secondo di una nota qualsiasi suonata. La scaletta del concerto la troverete ovunque, io vi dico solamente che ero tra le nuvole (grazie alle immagini ed ovviamente al sound) a Clearing skies, sono stato catturato da Science of noise, cantavo Final resistance mentre i DT la suonavano veloce, potente e precisa. La band sul palco non si muove molto, è abbastanza statica, ma ci regala qualche gemma, come i tre chitarristi in mezzo al palco all’unisono per metà brano, il movimento in quanto tale lo crea proprio il cantante che interpreta in modo divino tutti i pezzi senza mai inciampare o zoppicare. La band dietro al vocalist (che ve lo dico a fare) è ben preparata e capace, ogni atmosfera è resa al meglio e non esiste un “suono non desiderato”. Guardando il pubblico, a parte il pogo incredibile che si è creato, vedo solo gente che canta a squanciagola qualsiasi parola del testo e si muove godendo della musica suonata. Oserei dire: concerto riuscito !! il pubblico non vuole proprio far finire la serata e la band ci allieta con tre bis. Il concerto finisce così con Misery’s crow, che ancora mi rimbomba nella testa. Ottimo concerto di questa band che da ormai circa 25 anni turba i nostri sogni più profondi! Ladies and gentlemen from Gotheborg city: Dark Tranquillity
Flavio Facchinetti