ROSS THE BOSS - By Blood Sworn

AFM
Imperitura l'attività discografica di colui che fu chitarrista fondatore dei Manowar per tutti gli anni '80... e ancor prima dei Dictators. Ross The Boss, che si trova così oggi ad esser considerato, a quanto dice la bio, pioniero tanto del Punk quanto del Metal. Avendo lasciato i Manowar nel 1989 per ragioni familiari, ormai da tempo il chitarrista Defender per eccellenza ha avuto modo di costruirsi una sua attività discografica più consona alle sue esigenze ed ai suoi tempi. Lo ricordiamo difatti più tardi con i Death Dealer, i Manitoba/Manitoba's Wild Kingdom (del singer Handsome Dick Manitoba, suo compagno di band ai tempi dei Dictators)... e ovviamente con la sua band nominale. Qui al terzo album, in uscita il 30 di aprile. Che dire? C'é qualcosa davvero da dire? No dai, non giriamoci attorno! Chi conosce Ross "The Boss" Friedman dagli albori della sua attività con gli epici Manowar sa cosa si troverà di fronte. Tanto buon metallo, epico, di maniera, suonato con la perizia e l'esperienza che solo uno con il suo curriculum può avere, e prodotto sempre molto bene.

I richiami ai Manowar sono ovviamente molteplici, ma ciò non guasta, essendo il mitico Ross il vero antesignano del riffing metallico più epico che la storia della musica possa ricordare. E questi 46 minuti abbondanti di musica sono tutti dedicati ai più intransigenti fans: i Defenders del Metallo, ovvio. Una copertina che è uno spettacolo per gli occhi, raffigurante un'aquila di fuoco più il solito guerrierone inginocchiato difronte la sua spada bastarda, sangue, spadine, spadone e frattaglie umane. Ancora una volta, la verve metallica della storica ascia dei Manowar è rovente e uncompromising. Basterebbero i primi secondi dell'attacco dell'iniziale title-track per comprendere con cosa stiamo mercanteggiando. Una cavalcatona di oscura epicità battagliera con una chitarra in primissimo piano, e siamo immediatamente in atmosfere Manowar. Nei restanti brani un po' tutto lo spettro del più puro Heavy Metal viene toccato, con puntatine addirittura nella NWOBHM. Tanto fa bene al cuore del Defender tutto ciò... Per tutta la durata del disco ci godiamo inoltre la perizia musicale degli attuali compagni di band del mitico Ross, vale a dire: un Marc Lopez che in quanto ad acuti vibranti e super-epici tocca vette quasi pari al miglior Eric Adams (e ce ne vuole!), il batterista Lance Barnewold (ma in tour sarà Steve Bolognese a percuotere le pelli) e... un bassista molto bravo che già da parecchio tempo fa parlare di se nella scena: Mike LePond, molto impegnato anche con Seven Witches, Rattlebone, ecc. Allora, lustriamo le nostre asce e le nostre spade, recitiamo le preghiere agli Dei della Guerra e prepariamoci alla battaglia... perché il nostro intrepido guerriero Ross sta sbarcando in tour a supporto di quest'album nelle due sponde dell'Atlantico per l'anno in corso. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli

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